Torno subito (forse). Una storia dentro e fuori la stanza di terapia
Psicologa cruda
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Collana
LIBRIGenere
Narrativa generale, Psicologia e filosofiaEan
9791259576279Pagine
240Formato
Brossura con sovraccopertaLa terapia non cancella le ferite. Quello che si può fare, però, è creare spazio: uno spazio tra la ferita del passato e le conseguenze nel presente. La terapia ti permette di guadagnare cinque secondi: il tempo necessario per riconoscere se a scegliere, a reagire, a muoverti, è la ferita del passato o sei tu.
Ora lo so. Non voglio più che a scegliere sia il mio passato.
Un romanzo sull’amore e l’amicizia, sul coraggio di scoprire davvero chi siamo e di fare tutti gli errori che ci meritiamo.
Un fidanzato perfetto, così perfetto che è impossibile litigarci anche quando diventa ex. Una carriera rapida, invidiabile e impegnativa. Una vita passata a fare la cosa giusta, fra riunioni, pilates al mattino presto e trasferte di lavoro. Fino a quando il momento che dovrebbe essere il più leggero di tutti – una fuga a Fuerteventura dall’amica di sempre, per rubare all’autunno un ultimo scampolo di sole – diventa fiato corto, ansia, pensieri irrazionali. Per quanto sembri impossibile che capiti proprio a lei, è innegabile: è un attacco di panico in piena regola. Lei, che per lavoro prende aerei come fossero tram, all’improvviso si sente mancare il terreno sotto i piedi ogni volta che non ha il completo controllo della situazione.
Sorprendentemente, la vicinanza di Nico, il collega che non sopporta, ha uno strano effetto calmante. Ma sarà la decisione di andare da una psicologa a cambiare davvero le cose. A costringerla, seduta dopo seduta, a guardarsi davvero, accettare le proprie vulnerabilità, e forse anche ricordare momenti della sua infanzia che aveva voluto cancellare. Mentre il lavoro è sempre più pressante, Nico è indecifrabile, e Ludo ricompare come il migliore degli ex, l’uomo che tutte le donne vorrebbero al proprio fianco…
«La buona notizia è che l’amore non è un merito» mi dice la psi. «È la base da cui partire, e il posto in cui tornare».
Io però sono la prigioniera dell’amore condizionato. Non ho mai creduto di poter ricevere niente incondizionatamente, senza dovermelo guadagnare. Figuriamoci l’amore.
«Eppure l’amore non ha bisogno di un perché».